La canzone

UN URLO DI SPERANZA VERSO GLI ADULTI AFFICHE’ RIESCANO A VEDERE IL DISAGIO OLTRE LO SPECCHIO

E’ solo colpa Mia (Io non sono così)” (musiche di Luca Solbiati, testi di Luca Solbiati e Roberto Bulegato) è la canzone interpretata da Arianna De Piccoli insieme al Coro Giovanile di A.Li.Ve. (Accademia Lirica Verona) prodotta per divulgare la campagna di prevenzione e sensibilizzazione contro bullismo e cyberbullismo dal titolo “#IONOSONOCOSÌ” progettata da E.S.I.A.F. – European Society for Inclusion Against social Fragilities – associazione di promozione sociale.
La storia, le sensazioni, le paure e i desideri di una vittima che dopo essersi affacciata al mondo della rete – convinta di essere protetta e invulnerabile – scopre sulla sua pelle gli effetti devastanti della continua, sottile, psicologicamente devastante violenza degli episodi di cyberbullismo subiti giorno dopo giorno, e si racconta quindi attraverso le frasi che sono una constante nelle situazioni di suicidio per bullismo e cyberbullismo.

Emerge, nelle parole della canzone, la necessità di raccontarsi e di essere ascoltati, il disagio di chi attraverso la rete non si sente più parte del “cybermondo” che risucchia ormai ogni giorno di più vittime sempre più giovani ed indifese.

Un costante dentro – fuori, una continua ricerca di motivazioni nuove, la necessità di “uscire” dalla rete, di trovare un momento interiore che restituisca alla vittima una serenità ormai rubata per sempre. La canzone, dedicata a tutti coloro che perdendo totalmente la propria autostima hanno subito violenze e fenomeni di bullismo o cyberbullismo, è anche l’occasione però per lanciare un messaggio di speranza e di fiducia, in antitesi al titolo: #IONONSONOCOSI’ diventa l’invito ai giovani ad urlare il proprio disagio, a ritornare a parlare, a rispettarsi, a chiedere aiuto agli adulti, infatti “Davanti allo specchio coperto Che anche se i grandi non vedono La voce se urli la sentono”

Eccomi qua
Sono ritornata online
Le luci che si accendono mi fanno tremare
Paura del diverso
Paura e tempo perso
Chi è sveglio per capire il mio tormento?
Ho tutto attorno un guscio
Ho già un piede sull’uscio
Cancello la vergogna che provavo per non essere come voi
O come tutti noi?
Per essere quell’essere che sono e che non siete voi

Ma ciò che importa è soltanto il volume
Ora lo devo alzare
Devo farmi sentire
Nessuno è più capace di ascoltare
Ma solo di postare
Soltanto di inoltrare

È solo colpa mia
Solo colpa mia
io non sono così
Io sono meglio
Sono meglio

Eccomi qua
Che mi ritrovo sola
A ricucire i pezzi rotti e i tagli dentro di me
Vi siete divertiti
Mi avete resa forte
Lasciatemi sconnessa questa notte
Lontano dalla rete
Ma tu che hai ancora sete
Adesso ho 15 anni fuggo me ne vado ma lui è lì davanti a me
Lasciami sola che
Non vado neanche a scuola e le tue foto san di candeggina

Ma ciò che importa è soltanto il volume
Ora lo devo alzare
Devo farmi sentire
Nessuno è più capace di ascoltare
Ma solo di postare
Soltanto di inoltrare

È solo colpa mia
Solo colpa mia
io non sono così
Io sono meglio
Sono meglio

Il mio nome è il tuo nome vi sembro felice?
Tu dormi la notte io lecco ferite
Perché sono stanca di esser cliccata che ad ogni tuo click mi sento abbattuta
Fuori
Tirami fuori
E’ facile mollare ogni piccola cosa
Che sia la più importante come la più banale Non trovo differenza – ora

E ci sono milioni di buone ragioni
Per alzar la testa, la voce e anche il cuore
Che vivi ogni giorno un deserto di amici mentre fai la spunta di tutti i nemici
Ora
Torna
Davanti allo specchio coperto
Che anche se i grandi non vedono
La voce se urli la sentono